IL RITO DOMENICALE AL GURDWARA
Il rito domenicale al Gurdwara (il tempio sikh) inizia al mattino, intorno alle dieci – con un’affluenza di fedeli che aumenta nel corso della mattinata – e si protrae abitualmente fino al primo pomeriggio. Non bisogna immaginarsi un rito seguito in silenzio e in maniera composta; il sangat (la comunità di fedeli)
entra ed esce dal darbar (la stanza della preghiera), si inchina al Guru Granth Sahib (il Libro Sacro del sikhismo), porta offerte, si siede ad ascoltare la celebrazione, il tutto unito a chiacchiere e grida di bambini
La stanza della preghiera del tempio è il centro propulsivo sonoro: da lì è diffusa per tutta l’area circostante musica e cantillazioni, grazie ad un minuzioso sistema di amplificazione, facendo della fruizione sonora un’esperienza totale durante la permanenza al tempio.
Il rito alterna momenti di commento ed esemplificazione della scrittura e momenti di recitazione cantillata delle preghiere, spesso in stile antifonale tra chi officia il rito e i fedeli. Seguono le esibizioni di kirtan, che consistono nella messa in musica – oggi principalmente con canto, harmonium e tabla – degli inni contenuti nel Libro Sacro (abbiamo preparato un video per voi qui).
Oltre al kirtan si può assistere ad esibizioni di dhadi e khavishri (ne potete vedere un esempio, con relative spiegazioni, seguendo i link della notizia sulle celebrazioni della Vaisaki) . Altre pratiche musicali sacre prevedono la spiegazione dei contenuti del Guru Granth Sahib in un linguaggio immediato, comprensibile a tutti, senza l’ausilio di strumenti musicali, come il katha.
Ogni funzione si conclude con l'ardas, una preghiera fissa divisa in tre parti; la prima consiste in una dichiarazione delle virtù dei Guru, mentre l'ultima è un breve saluto al nome divino; nessuna delle due parti può essere modificata. La parte centrale dell'ardas è un elenco delle prove e dei trionfi del khalsa (la comunità degli eletti a cui si accede tramite battesimo), declamati da un leader a cui a congregazione risponde con un fervente “WaheGuru”, “Lode al Guru”.
La conclusione della funzione è seguita dalla distribuzione del karah prasad, un cibo sacro che consiste in parti uguali di farina di grano raffinata grossolanamente, burro chiarificato e zucchero grezzo.
Il Guru Granth Sahib viene portato nella stanza della preghiera a inizio funzione e poi messo nuovamente a riposo alla fine della funzione (un esempio video per voi qui)
Per chi volesse assistere a un rito può recarsi al Gurdwara ogni domenica mattina; il tempio è aperto a tutti, a patto che si entri a piedi scalzi e con il capo coperto!