CULTURE IN DIALOGO

EDIZIONE DEL 2022

Museo archeologico "San Lorenzo" - 8 Maggio 2022

L’edizione 2022 ha visto la partecipazione di due associazioni: Ansamblul Trăistuța e Komuniteti Shqiptar Ne Cremona. La scelta è stata quella di non dividersi i musei ma di animarli contemporaneamente. Gli argomenti selezionati e la distribuzione negli spazi sono stati condivisi in tutte le sue fasi. In base agli spazi si sono scelte alcune postazioni di approfondimenti specifici, una postazione comune con video in loop e un momento conviviale con canti e balli.

L’evento al Museo Archeologico era incentrato sui legami che entrambi i paesi hanno con l’Impero Romano, dato che ne sono stati parte. Dunque, i siti archeologici albanesi, così come la colonna di Traiano, simbolo della conquista della Dacia, sono stati oggetto di due approfondimenti.

Inoltre, il tema centrale del museo è la casa, dunque anche la vita quotidiana. Per questo l’associazione rumena ha dedicato un approfondimento alla casa contadina, mentre l’associazione albanese ha dedicato uno spazio alla narrazione di leggende legate alla vita e alla morte. I video proiettati in loop erano dedicati al rito funebre maschile gjama per l’Albania, al rito del matrimonio e del battesimo per la Romania. L’associazione albanese ha anche dedicato un approfondimento alla cultura arbërashë, cioè gli albanesi emigrati in Italia nel XV secolo. A conclusione, balli e canti di entrambe le comunità.

Di seguito una carrellata di estratti video dei momenti dell’evento.

Museo di Storia Naturale - 28 Maggio 2022

Il secondo evento dell’edizione 2022 ha avuto luogo il 28 maggio nel museo di Storia Naturale. In apertura due postazioni raccontavano la storia e la collocazione geografica dell’Albania e della Romania, mentre le sale del museo hanno ospitato diverse postazioni a tema naturalistico: flora e fauna di entrambi i paesi, con approfondimenti su tipicità locali. La sala dei minerali ha ispirato l’associazione Komuniteti Shqiptar Ne Cremona a preparare una descrizione dei minerali albanesi particolari e caratterizzanti, come il nichel e la bauxite. L’aquila maestosa della sala gialla del museo ha ispirato una postazione albanese sulla leggenda di fondazione dell’Albania, il paese delle aquile, e all’evoluzione della bandiera, che ha al centro proprio un’aquila, compreso un approfondimento del simbolo dell’aquila nella cultura arbëreshë (albanesi italiani). Le postazioni rumene puntavano su fiori tipici della Romania, così come animali specifici del loro paese.

I video in loop erano dedicati ad alcune bellezze naturalistiche dei rispettivi paesi – il delta del Danubio per la Romania, il lago di Shkodra e il lago Ohrid per l’Albania – e alla realizzazione di una ricetta tipica rumena preparata dagli stessi membri dell’Associazione, la zuppa di Loboda. Anche questa occasione non poteva concludere senza un momento musicale: nell’Aula polivalente del Museo i musicisti delle associazioni hanno alternato esecuzioni di musica tradizionale e brani di recente composizione, mentre visitatori si sono mescolati alle comunità in danze di gruppo.

Museo della civiltà contadina "Il Cambonino Vecchio" - 17 Settembre 2022

Il 17 settembre è stata la volta del Museo della civiltà contadina. La piccola chiesa all’ingresso della cascina ospitava una postazione in cui è stata ulteriormente approfondita la realtà degli arbëreshë (albanesi italiani), con particolare attenzione al legame con il mondo contadino. L’aula didattica situata nella casa padronale è stata allestita per le proiezioni in loop di due video per paese, preparati ad hoc. Per l’Albania l’uno mostrava la preparazione del bürek, l’altro la lavorazione del cotone, dalla cardatura alla realizzazione di raffinati merletti. Per la Romania un video era dedicato ai sarmale, involtini di verza tipici della cucina tradizionale rumena, dalla raccolta delle verdure nell’orto di Nea Virgil alla degustazione a tavola, l’altro mostrava il Museo etnografico Rachiteni, con gli strumenti per la lavorazione tessile. Di fronte alla casa contadina due donne dimostravano ai visitatori le diverse lavorazioni dei prodotti tessili tipici dei rispettivi paesi, mentre sotto il porticato altre donne si sono cimentate nella dimostrazione in diretta della preparazione del bürek e del sarmale. Dopo aver soddisfatto le curiosità dei visitatori, sono cominciati gli assaggi dei cibi tipici. Nel frattempo, in ben due postazioni nell’aia le due comunità si sono alternate nell’esecuzione di canti e balli. La scelta di dare grande spazio a canti e balli è stata ispirata proprio dall’aia contadina, luogo di lavoro ma anche di festa, soprattutto in settembre.

Preparazione degli eventi

La preparazione dell’edizione 2022 ha ripercorso gli stessi passi della precedente edizione. Le visite ai musei sono state cruciali per le associazioni per conoscere in modo approfondito le collezioni e ragionare su come strutturare le esposizioni. Anche in questo caso le visite si sono svolte con tutti i rappresentanti delle associazioni insieme e con Fulvia Caruso, referente per il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali. Diversamente dalla prima edizione, le curatrici dei musei sono state presenti a tutte le visite, perché le comunità hanno lavorato a 3 eventi da realizzare assieme e le visite ai musei sono state anche occasione per riflettere in maniera collaborativa su come utilizzare al meglio gli spazi e come sviluppare gli allestimenti temporanei e distribuire le tematiche, che in alcuni casi si potevano sovrapporre. È attraverso visite e incontri successivi che si sono poi finalizzate le modalità di esposizione: pannelli con testi e immagini e QRcode per approfondimenti con brevi video, realizzazione di video più approfonditi da mostrare in loop in stanze apposite dei diversi musei.

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